Il villino Cagiati rappresenta senza dubbio una delle realizzazioni più singolari dei primi del Novecento a Roma. Il villino viene realizzato per Giulio Cagiati all'interno del rione Prati, caratterizzato da una forte presenza di villini per il nuovo ceto borghese romano. Oggi il villino, costruito nel 1902, si presenta dopo accurati restauri che ne hanno ripulito la facciata e soprattutto i vari elementi decorativi che ne arricchiscono gli esterni in tutto il suo splendore.
Al progetto, oltre all'architetto Garibaldi Burba, parteciparono attivamente importanti personaggi del mondo artistico sia romano che non come ad esempio Galileo Chini che ne curò la decorazione esterna in maioliche policrome a motivi di fiori e frutta. Quando le realizza, non possedeva ancora una ditta sua, aveva appena esposto alla Biennale. Giovanissimo, era diventato amico di Telemaco Signorini, ed altri pittori di paesaggio, i Macchiaioli.
Il prodotto di questo lavoro è un villino tra i più identificativi dell'arte liberty a Roma. Anche se successivamente è stato sopraelevato alterandone l'originaria volumetria, le linee principali sono ancora chiaramente leggibili.
L'ingresso principale avviene lateralmente tramite due arcate. Una ampia terrazza superiore divide il piano stradale dal piano terra del'edificio che risulta dunque sopraelevato. Una torre quadrata fa quasi da cerniera ai due volumi. La terrazza contiene depositi, le rimesse e superiormente il giardino pensile che è arricchito da un bellissimo gazebo circolare con cupola su arcate, tutto fortemente influenzato da stilemi arabeggianti. L'edificio è decorato in facciata da affreschi con motti latini e fregi del sottotetto a ampi motivi di girasoli intrecciati.
Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it